La Valle di Ospitale, anticamente chiamata Val di Lamola, è la più orientale delle valli dell’alto Appennino modenese: lo spartiacque ad est la divide, infatti, dall’Appennino bolognese fino alla conca del lago di Pratignana, pertinente per metà alla valle, per metà a quella attigua di Serrazzone.
E’ orientata quasi esattamente da sud a nord; il crinale meridionale, corrispondente alla cresta dell’Appennino tosco-emiliano, la separa dalla provincia di Pistoia, quello occidentale dalla valle di Fellicarolo.
La sua forma è quella di un ampio ventaglio: costituito da una serie di creste che divergono verso mezzogiorno, delimitando grandi conche; a settentrione si restringe in una sottile strettoia, lungo la quale la strada di accesso cerca il
varco nelle pendici rocciose che precipitano nel torrente omonimo.
La Valle di Ospitale – sullo sfondo il Monte Lancio m 1549
Come tutto il crinale tra Emilia e Toscana, il clima è particolarmente piovoso ed è proprio per questo che vi è una grande abbondanza di acque; queste da tre confluenti principali, corrispondenti alle conche maggiori, si riversano nel Rio Ospitale che anche in estate è caratterizzato da una portata vistosa, benché fluente da un bacino di soli 2.750 ettari: tale è la superficie della valle dallo spartiacque alla confluenza del Rio Ospitale con il Rio Fellicarolo.
Testo tratto da “La valle di Ospitale” di Antonio Saltini 1997